Franco Onali
progetto speciale di mostra virtuale

Memorie nel tempo sospeso
La “memoria”, mezzo straordinario per raccontare e raccontarsi, che purtroppo nella frenesia della società odierna era un lusso riservato a poche persone. Era, perché l’improvvisa esplosione del COVID-19 e le conseguenti restrizioni, l’isolamento fisico, il distanziamento sociale, la clausura nelle nostre abitazioni ci hanno costretti fortunatamente, ad un recupero della memoria dagli scaffali polverosi delle nostre librerie. Io stesso ho riscoperto cataloghi scritti, fotografie dimenticate, incontri e corrispondenze celati. Franco Onali non fa eccezione e nelle lunghe giornate del suo isolamento romano ha cercato, rimestato, spolverato il suo immenso archivio e ne sono venute fuori le sue memorie di artista. Tempere, disegni, sperimentazioni ad inchiostro che si perdono nel tempo, che attraversano i decenni, che riportano alla mente sacrifici, amori, desideri, passioni. Una memoria nel tempo sospeso che ci restituisce un artista che ha attraversato il 900″ con un fervore creativo eclettico e assolutamente personale. Ne nasce una mostra virtuale, un Onali 3.0 che dimostra di voler stupire ancora, un artista che non si arrende alle difficoltà e non potendo condividere personalmente con amici e collezionisti i suoi ricordi, non potendo presentare al pubblico il suo ambizioso progetto dell’Associazione Archivio Franco Onali, lo fa virtualmente in attesa di tempi migliori, con uno sguardo malinconico al passato ma con in testa una ferrea volontà legata al futuro.
Danilo Sensi
Il Progetto: una Mostra Virtuale per diffondere
la cultura artistica al tempo del COVID-19
Le due mostre virtuali sono l’occasione per svelare il nuovo portale e gli obiettivi dell’Archivio Franco Onali, nato nell’ottobre 2019 e fortemente voluto dall’artista e dalla moglie Anna Maria Roncoroni, strumento fondamentale per portare avanti la catalogazione delle opere e la valorizzazione del materiale documentario dedicato a Franco Onali nei suoi oltre sessant’anni di carriera. Nella storicizzazione e digitalizzazione dell’arte del maestro romano di nascita ma aretino d’adozione, saranno coinvolti musei, istituzioni, gallerie d’arte e collezionisti privati di tutto il mondo. L’archivio sarà in futuro un punto di riferimento imprescindibile per studiosi e amanti della sua arte, in grado di fare nuova e più chiara luce sul prezioso percorso artistico e personale di un pittore conosciuto in tutto il mondo, che ha sempre considerato il territorio aretino come il suo rifugio creativo prediletto.